Il partitore di tensione
Molto spesso nella pratica si usa una formula nota come formula del partitore di tensione. Questa è semplicemente una
conseguenza della legge di Ohm generalizzata e dei principi di kirchhoff applicati ad un circuito, detto partitore di tensione, come
quello di figura 11
|
Fig.11: Un semplice partitore di tensione |
Il nome stesso suggerisce il comportamento del circuito, cioè quello di "partizionare" la tensione V, ai capi delle
due resistenze, in due tensioni V1 e V2.
Tramite kirchhoff scriviamo l'equazione alla maglia
V - V1 - V2 = 0
da cui
V = R1I + R2I
e poichè la corrente I vale
I = |
V
R1+R2 |
si ha che
V = V |
R1
R1+R2 |
+ V |
R2
R1+R2 |
appare quindi chiaro che V1 e V2 valgono rispettivamente
V1 = V |
R1
R1+R2 |
V2 = V |
R2
R1+R2 |
che rappresentano, appunto, la formula del partitore di tensione.
Ciò significa che per calcolare la tensione VR su una resistenza R facente parte di una serie di resistenze sottoposte
a tensione V, è sufficiente moltiplicare V per il rapporto tra la resistenza stessa e la resistenza totale del circuito.
|