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L'uso della sola forza non ha che un effetto temporaneo. Pu? soggiogare per un po', ma non toglie la necessit? di soggiogare di nuovo: e non si pu? governare una nazione che deve essere sempre riconquistata.

Edmund Burke 

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Il partitore di tensione

Molto spesso nella pratica si usa una formula nota come formula del partitore di tensione. Questa è semplicemente una conseguenza della legge di Ohm generalizzata e dei principi di kirchhoff applicati ad un circuito, detto partitore di tensione, come quello di figura 11

Fig.11: Un semplice partitore di tensione

Il nome stesso suggerisce il comportamento del circuito, cioè quello di "partizionare" la tensione V, ai capi delle due resistenze, in due tensioni V1 e V2.
Tramite kirchhoff scriviamo l'equazione alla maglia

V - V1 - V2 = 0

da cui

V = R1I + R2I

e poichè la corrente I vale

I = V

R1+R2

si ha che

V = V R1

R1+R2
+ V R2

R1+R2

appare quindi chiaro che V1 e V2 valgono rispettivamente

V1 = V R1

R1+R2

V2 = V R2

R1+R2

che rappresentano, appunto, la formula del partitore di tensione.
Ciò significa che per calcolare la tensione VR su una resistenza R facente parte di una serie di resistenze sottoposte a tensione V, è sufficiente moltiplicare V per il rapporto tra la resistenza stessa e la resistenza totale del circuito.

 

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