Capacità
Applicando ai capi di una capacità C una tensione sinusoidale v=VMsen
w t, la corrente i che attraversa la capacità equivale a
i = C |
dv
dt |
= C |
dVMsen
w t
dt |
che per le proprietà delle derivate e della trigonometria può essere riscritta come
i = CVM |
dsen
w t
dt |
=
w CVMcos
w t =
w CVMsen (
w t + |
p
2 |
) |
Possiamo notare che la corrente è sfasata di 90° in anticipo rispetto alla tensione e quindi, esprimendo la corrente
con il metodo simbolico, possiamo scrivere
I = j
w CV
da cui ricaviamo l'impedenza Z
Z = |
V
I |
= |
1
j
w C |
= -j |
1
w C |
Il modulo dell'impedenza di una capacità viene definita reattanza capacitiva, ed è espressa dalla relazione
XC = |
1
w C |
La reattanza capacitiva dipende quindi dalla pulsazione del segnale applicato. Da notare il caso in cui la pulsazione sia nulla, ovvero
quando siamo in regime continuo, dove la reattanza XC tende ad infinito, cioè la capacità tende a comportarsi
come un circuito aperto; man mano che la frequenza aumenta, invece, XC diminuisce sempre di più e quindi la capacità
tende a comportarsi come un cortocircuito.
In figura 8 possiamo osservare l'andamento di tensione e corrente in una capacità
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Fig.8: Andamento di tensione e corrente in regime sinusoidale su una capacità |
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