Induttanza
Applicando ad induttanza una corrente sinusoidale i=IMsen
w t, si genera ai capi della induttanza una tensione v pari a
v = L |
di
dt |
= L |
dIMsen
w t
dt |
che per le proprietà delle derivate e della trigonometria può essere riscritta come
v = LIM |
dsen
w t
dt |
=
w LIMcos
w t =
w LIMsen (
w t + |
p
2 |
) |
Notiamo che la tensione è sfasata di 90° rispetto alla corrente, o meglio che la corrente è in ritardo di 90°
rispetto alla tensione, ed esprimendo quest'ultima in forma simbolica rispetto alla corrente si ha
V = j
w LI
da cui possiamo ricavare l'impedenza Z
Z = |
V
I |
= |
j
w L |
Il modulo dell'impedenza di una induttanza viene definita reattanza induttiva, ed è espressa da
XL =
w L
La reattanza induttiva, come quella capacitiva, dipende quindi dalla pulsazione del segnale applicato. A differenza della reattanza
capacitiva possiamo però notare che per una pulsazione nulla, cioè regime continuo, la reattanza XL risulta
nulla, cioè l'induttanza si comporta come un cortocircuito; mentre all'aumentare della pulsazione, aumenta anche la reattanza
XL, quindi l'induttanza tende a comportarsi come un circuito aperto.
In figura 9 è rappresentato l'andamento in regime sinusoidale di tensione e corrente.
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Fig.9: Andamento di tensione e corrente in regime sinusoidale in una induttanza |
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