La scoperta dei superconduttori ad alta Tc
Nel 1986 J. Georg Bednorz e K. Alex Muller nei laboratori IBM di Zurigo conducevano
esperimenti su una particolare classe di ceramiche a base di ossido di rame,
chiamate perovskiti. I due avevano sperimentato centinaia di differenti
composti ossidi. Lavorando con ceramiche di lantanio, bario, rame e ossigeno
essi trovarono evidenze di superconduttività a 35 K. Subito la comunità
scientifica cominciò a lavorare con i nuovi materiali che si candidavano
ad essere una nuova classe di superconduttori.
Nel febbraio del 1987 fu individuata una ceramica perovskite in grado di supercondurre
a 90 K. Questa scoperta fu molto importante in quanto da quel momento divenne
possibile usare come mezzo refrigerante l'azoto liquido, che ha punto di ebollizione
a 77 K ed è sostanza comunissima e facile da produrre. Viste le temperature
in gioco si cominciò ad indicare questi materiali come superconduttori
ad alta temperatura critica (HTcS - High Critical Temperature Superconductors).
Attualmente gli studi scientifici si stanno concentrando maggiormente nel campo
degli HTcS, proprio perché risulta più facile raffreddare i nuovi
tipi di superconduttori.
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