L'effetto Meissner
Un campo magnetico è, in sostanza, una deformazione dello spazio dal
punto di vista elettrostatico. Un campo magnetico è la naturale manifestazione
di una particolare classe di materiali chiamati ferromagnetici. Esso
può essere anche generato da una corrente elettrica che fluisce all'interno
di un conduttore. In tal caso viene più propriamente detto campo elettromagnetico.
Un qualunque conduttore che immerso in un campo magnetico esterno non induce
cambiamenti nel campo magnetico stesso e si oppone alla crescita del campo al
suo interno, è detto diamagnetico. Quando poniamo un superconduttore
raffreddato sotto Tc entro un campo magnetico, esso si comporta proprio da diamagnetico.
Infatti, in un sottile strato interno, ma prossimo alla superficie, si generano
"supercorrenti" che schermano il campo magnetico e gli impediscono
di penetrare.
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Fig. 2.3: il comportamento di un diamagnetico (a sinistra), e un superconduttore
alla transizione di Tc (a destra). |
Questa capacità si mantiene fino a un certo campo magnetico critico
Bc, oltre il quale il superconduttore perde in ogni caso le sue due
proprietà fondamentali: resistenza nulla e diamagnetismo "perfetto".
Per tutti i superconduttori esiste una regione di temperature critiche e campi
magnetici critici all'interno della quale superconducono. Questo fenomeno per
cui il superconduttore espelle il campo magnetico, va sotto il nome di effetto
Meissner.
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