Tipi di superconduttori
Le ricerche sulla superconduttività portarono ad una classificazione
dei materiali superconduttori in due tipi, quelli di tipo I e
quelli di tipo II. I superconduttori di tipo I tendono ad essere
superconduttori in condizioni di bassa temperatura e debole campo magnetico.
Se il campo raggiunge l'intensità critica, che dipende dal materiale,
esso entra nel materiale distruggendo lo stato di superconduzione. I superconduttori
di tipo II sono molto più utili: essi rimangono nello stato di superconduzione
anche dopo la penetrazione del campo magnetico. I superconduttori di tipo II
possono sopportare campi molto forti e quindi trasportare correnti più
intense.
Le classi di superconduttori di tipo I e tipo II si possono distinguere facendo
riferimento a due importanti caratteristiche: la lunghezza di coerenza
e la lunghezza di penetrazione. La lunghezza di coerenza è
la separazione spaziale degli elettroni all'interno di una coppia di Cooper,
cioè le dimensioni medie della coppia. Nei superconduttori convenzionali,
la lunghezza di coerenza può andare da alcune decine ad alcune centinaia
di nanometri. La lunghezza di penetrazione è relativa all'effetto Meissner:
le correnti indotte che creano il campo magnetico che si oppone a quello esterno
applicato cancellandolo dall'intero materiale, decadono esponenzialmente in
intensità all'aumentare della distanza dalla superficie del superconduttore;
la distanza lungo la quale avviene questo decadimento è proprio la lunghezza
di penetrazione. Nei superconduttori convenzionali essa può andare da
qualche decina fino a qualche migliaio di nanometri.
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