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Distruggere transistor per ricavarne componenti diversi
di Master

E' notorio come un transistor possa essere usato come diodo cortocircuitando i terminali emettitore/collettore o usando collettore/base o emettitore/base a seconda delle esigenze o fatto che si parli di NPN o PNP .. è invece abbastanza sconosciuto il fatto che un transistor possa essere usato anche come termoresistenza, come fotoresistenza ed anche come cella fotovoltaica per la produzione di corrente.

L'impiego del transistor come termoresistenza è immediato, le curve caratteristiche dello stesso in regime di temperatura parlano da se.

L'uso del transistor come fotoresistenza e soprautto come cella fotovoltaica invece è più complesso e richiede una piccola trasformazione dell'oggetto.

Si faccia la prova prendendo due transistor comunissimi

  • un 2N2222 , transistor di piccola media potenza pnp in contenitore metallico to2 (il classico cilindretto)

  • un 2N3055, transisitor di media potenza pnp in contenitore metallico to3 (cilindro sbassato con supporto di base allungato a losanga)

(ovviamente devono essere funzionanti!)

Si taglia una fetta del cilindro superiore del transistor così:

(E' mostrato il taglio del contenitore TO2 del 2N2222, con il 2N3055 si procederà allo stesso modo anche se col seghetto il lavoro da fare sarà maggiore. ;-) )

All'interno si noterà una placca quadrata di silicio ovviamente più piccola nel 2N2222 e più grande nel 2N3055.

Se per ogni wafer di silicio vale l'effetto fotovoltaico anche per questa placca ricavata da un wafer di silicio dovrebbe valere la stessa cosa . .sarà così?

Una volta smesso di osservare al microscopio, basiti come dei deficienti, la placchetta con inciso il transistor (io in media ci restavo un paio d'ore..ma avevo da poco visto il film Tron .. ero giustificato).. si connettono insieme i due terminali Emettitore e Collettore e si prova con un tester la tensione presente tra la giunzione B (Base) e la nuova giunzione appena creata EC (Emettitore Collettore).

Ovviamente la giunzione B sarà il nostro polo negativo ed EC il polo positivo.

Avvicinando una pila all'interno del transistor.. oppure esponendolo alla luce del sole si noterà una produzione di corrente pari a circa 0.1/0.2 Volts per il transistor 2N2222 e di 0.6/0.7V per il 2N3055.

Il transistor così modificato potrà essere usato come fotoresitenza.. oppure (se proprio si vuol fare qualcosa di originale) con una batteria di transistor -scappellati- connessi in serie (per aumentare la tensione) e connessi in parallelo (per aumentare la corrente) si riuscirà perfino a far funzionare senza pila dei piccoli apparati elettronici come una radiolina o un orologio digitale. :))

 

   
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