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Acquisto o produzione della "basetta sensibilizzata"

Come già spiegato nel capitolo 2, per eseguire la fotoincisione è necessaria una basetta ramata su cui sia depositata una sottile pellicola di photoresist. In commercio si trovano abbastanza facilmente le basette già pronte (presensibilizzate), anche se il prezzo è molto variabile da un commerciante all’altro. I posti dove si trovano ai prezzi migliori - ma dove si possono prendere anche più bidoni - sono sicuramente le fiere di elettronica. Lo strato fotosensibile è generalmente protetto da un’etichetta opaca che dovete togliere appena prima di usare la basetta.

Se non trovate la basetta già sensibilizzata, dovrete produrla voi stessi usando il cosiddetto "spray photoresist" (io ad esempio uso il Positiv 20 della Kontakt Chemie, prezzo attorno alle 10.000 L. per una bomboletta piccola). Si spruzza sulle normali basette ramate e si lascia seccare, seguendo attentamente le indicazioni e avvertenze riportate sul foglietto di istruzioni.

Se potete, vi consiglio vivamente di utilizzare le basette presensibilizzate; il risultato sarà molto migliore. Se proprio volete o dovete rovinarvi la vita con lo spray photoresist, seguite attentamente questi suggerimenti:

  • Prendete una basetta di dimensioni superiori a quelle del circuito o dei circuiti che volete stampare. Spruzzando il photoresist a mano è del tutto normale (anzi, inevitabile) che si formino degli addensamenti in prossimità dei bordi della basetta; tali addensamenti con tutte le probabilità resisteranno fino alla fine del processo, lasciando delle strisce di rame attorno allo stampato (strisce che dovrete eliminare, ovviamente). Una volta presa la mano nello spruzzaggio riuscirete a ottenere delle strisce molto strette. Per i primi tempi invece vi consiglio di abbondare con 1-2 cm per ciascun bordo del CS;

  • Sgrassate per bene la superficie ramata della basetta prima di utilizzarla. Va bene anche un prodotto abrasivo, l’importante è che sia ben pulita, asciutta e priva di pelucchi;

  • Assicuratevi che la basetta sia perfettamente in piano, altrimenti lo spray tenderà a addensarsi su un bordo o un angolo;

  • La cosa più difficile è spruzzare la basetta in modo che il photoresist si depositi in modo uniforme. Tenete la bomboletta relativamente lontana dalla scheda (diciamo 30 cm), in modo che la spruzzata "cada" su di essa e non la colpisca violentemente; procedete velocemente a zigzag da un angolo della basetta a quello opposto. Da notare che mentre si spruzza non si ha un’idea molto precisa di quanto spray si stia depositando effettivamente (subito si dispone in modo irregolare). Di solito sembra sempre di averne spruzzato poco, invece in realtà basta una passata molto "rapida";

  • Spruzzate in un ambiente molto pulito, e subito dopo averlo fatto coprite la basetta mettendola in una scatola o qualcosa di simile. Lo spray prima di seccarsi attira voracemente le particelle di polvere, che rendono irregolare la distribuzione del photoresist generando delle specie di "crateri";

  • Lasciate asciugare lo spray per un tempo sufficientemente lungo. Il photoresist non completamente secco è instabile e non funziona bene. A temperatura ambiente (25 ° C) impiega più o meno 24 ore per asciugarsi, in forno a bassa temperatura nemmeno un’ora. Una via di mezzo può essere quella di mettere la basetta in una scatola dipinta di nero sigillata molto bene ed esporre quest’ultima alla luce solare per qualche oretta. È il procedimento che uso io. La scatola deve essere sigillata bene perché non deve fare entrare la luce del sole, che danneggerebbe lo strato fotosensibile;

  • Dopo 20-30 minuti che avete spruzzato il photoresist, date un’occhiata alla basetta. Se notate che non è venuta molto bene (molti pelucchi, zone estese in cui c’è troppo/poco photoresist, ecc.) non fatevi delle illusioni e rifate tutto dall’inizio: risparmierete un sacco di tempo. Per eliminare i residui di photoresist dalla basetta potete usare l’acetone (per certi tipi di photoresist va bene anche l’alcool);

  • Lo strato di photoresist è molto sensibile alla luce del sole e moderatamente sensibile alla luce sintetica gialla o bianca (soprattutto quella dei neon). Non esponetela a tali fonti luminose per periodi prolungati;

  • Se producete (o comprate) le basette sensibilizzate per utilizzarle in un secondo tempo, una volta che sono asciutte riponetele in un posto fresco e buio (io le tengo in frigo).

Basette a doppia faccia: seguite tutto ciò che ho detto per entrambe le facce, prima una e poi l’altra. Attenzione a non sporcare la prima faccia mentre spruzzate la seconda!

 

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