Esposizione della basetta fotosensibile
Una volta che avete la basetta sensibilizzata e il master, potete impressionare la prima tramite un metodo simil-fotografico usando il secondo
come "pellicola".
Se aveste un sacco di soldi e molta fretta potreste anche comprarvi un bel bromografo, un aggeggio fatto apposta per questi scopi. Il
metodo che vi espongo ora è nettamente più economico e qualitativamente identico; lunico inconveniente è che il tempo
di esposizione si allunga di un ordine di grandezza (da qualche centinaio di secondi col bromografo a qualche decina di minuti con questo).
Innanzi tutto dovete comprare una lampadina solare con potenza attorno ai 60W. Sono quelle col vetro blu/azzurrato, si usano spesso
come lampade da lettura (forse hanno anche un lieve potere abbronzante). Si trovano comunemente anche nei supermercati e costano attorno alle
5000 L. Non stressate i commessi parlandogli di fotoincisione o raggi UV, limitatevi a chiedere semplicemente una "lampadina solare".
In passato ho dovuto convincere più di una persona del fatto che le lampadine solari siano perfettamente idonee per la fotoincisione;
ciò non è molto sbandierato dai venditori di materiale elettronico per un motivo molto semplice: le lampadine solari costano pochissimo,
quindi è molto più redditizio vendere i bromografi o i tubi al neon UV/Wood...
Oltre alla lampadina solare, vi serve una lampada da tavolo snodabile dotata di riflettore. È probabile che ne abbiate già una
in casa, ma nel caso che non la aveste vi consiglio di comprarla: è molto comoda e inoltre è importante che la lampada che usate
abbia il riflettore, per concentrare meglio i raggi luminosi sulla basetta.
Appoggiate il master sulla parte fotosensibile della basetta; se avete stampato il master "al contrario" esso va posto al contrario
anche sulla basetta, con la faccia stampata appoggiata a contatto col photoresist. Se avete spruzzato voi stessi il photoresist fate attenzione
agli addensamenti nei bordi e ai "puntini" di polvere; se poi avete unito le fotocopie con delle graffette fate anche attenzione che
esse rimangano fuori dallingombro della basetta, o vi daranno alcune noie.
Una volta che avete disposto il master, fate in modo che esso aderisca perfettamente alla basetta appoggiandovi sopra una lastra di vetro (magari
appesantita da alcuni libri posti alle sue estremità). Potete usare un ritaglio di vetro preso direttamente in una vetreria, vi costerà
poche migliaia di lire. Il vetro è molto importante, perché se fra il master e la basetta resta un interstizio troppo grosso potreste
avere un problema di "ombra" durante lesposizione: le piste risulteranno sfocate, quando ve ne accorgerete sarà già
troppo tardi e dovrete rifare tutto da capo. Questo è un problema di particolare rilevanza soprattutto se avete prodotto il master usando
il secondo metodo spiegato nel paragrafo precedente, ossia quello della fotocopiatrice: in questo caso avete ben tre fogli sovrapposti, due
dei quali sono piuttosto distanti dalla basetta. Comunque è meglio mettere il vetro anche nel caso "migliore", ossia quello
che abbiate stampato il master invertito per ridurre al minimo le ombre.
Sistemato il vetro, arriviamo al fulcro di tutto il procedimento: lesposizione ai raggi UV. Ponete la lampada con lampadina solare sopra
al sistema basetta-master-vetro in modo che la luce sia incidente, ossia perpendicolarmente a esso. La lampada deve essere posta "a una
certa distanza" dalla basetta e deve essere accesa "per un certo numero di minuti"; come prima volta potete provare una distanza
di 15 cm e un tempo di 20 minuti (per i master su acetato) o di 50 minuti (per i master su carta). In generale questi dati sono piuttosto variabili
e dipendono da tutti i fattori in ballo; dopo un po di prove ci si riesce a stabilizzare su valori precisi, ma in ogni caso nel prossimo
capitolo propongo un metodo più o meno "scientifico" per trovare i tempi e le distanze di esposizione.
Basette a doppia faccia: la faccenda si complica un po, dato che è necessario che le due facce della basetta siano perfettamente
allineate fra loro. Il metodo più semplice è questo: fate una copia su carta comune di uno qualsiasi dei due master, disponetela
sulla basetta presensibilizzata facendo in modo che non si muova e poi fate dei fori in corrispondenza di qualche piazzola. Dopo questa operazione
(e una delicata pulizia della basetta da eventuale polvere/trucioli della foratura) impressionate le due facce utilizzando i rispettivi master
come vi ho spiegato per i circuiti a singola faccia; per lallineamento dei due master basterà regolarsi con i fori che avete fatto
precedentemente.
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