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Trovare il tempo di esposizione della basetta, la concentrazione di soda caustica e in generale tutte le variabili "aleatorie" del processo può diventare un’operazione molto lunga e incerta se dovete ricavarle ogni volta che producete una nuova basetta. Qui è proposto un metodo che attacca il problema alla radice, ricavando questi dati una volta per tutte.

Ricordate di scrivere e conservare gelosamente ogni dato che risulti "vincente" (tempi di esposizione, quantità di soda, ecc..). Dopo decine di tentativi sarete convinti di non dimenticarveli più per il resto della vostra vita, ma dopo un mese avrete già dimenticato tutto…

Il metodo si basa sulla costruzione di un "provino" impressionato con diversi tempi di esposizione. Questa è la sequenza passo-passo delle operazioni (nota: se usate i master su carta comune vi conviene "espandere" tutti i tempi riportati, almeno raddoppiarli):

  • Procuratevi una basetta presensibilizzata lunga e stretta (diciamo, così per fare un esempio pratico, 150x40 mm);

  • Suddividete con delle linee la basetta in una decina di "rettangoli" uguali (nel nostro esempio i rettangoli sarebbero di 15x40 mm). Le linee si possono tracciare facilmente con un righello e un coltellino o una penna;

  • Appoggiate la basetta su un piano e ponetegli sopra la lampada+lampadina solare scegliendo la distanza che più vi fa comodo, meglio se fra 10 e 30 cm (segnatevela, una volta che l’avrete scelta: userete sempre quella);

  • Coprite la basetta con un foglio di materiale opaco (plastica, cartone, ecc.) completamente eccetto un "rettangolino" più esterno, lasciato scoperto;

  • Accendete la lampada poi, a intervalli regolari, scoprite in sequenza sempre più rettangoli e alla fine lasciate impressionare la basetta completamente scoperta per 10-15 minuti. Se ad esempio scoprite un rettangolino ogni 3 minuti, al termine del processo disporrete di una basetta che contiene zone più e meno impressionate, secondo questo schema:

    -rettangolo 1: 37 minuti;
    -rettangolo 2: 34 minuti;
    -rettangolo 3: 31 minuti;
    -...
    -rettangolo 10: 10 minuti.

  • Avete costruito un "provino" di esposizione. A questo punto immergetelo in una soluzione di soda caustica (segnatevi la concentrazione che avete usato grosso modo) e guardate. Con i tempi di esempio esposti sopra, dovreste notare dei rettangoli in cui il film viene rimosso immediatamente, dei rettangoli in cui ci mette un po’ di tempo e dei rettangoli in cui non viene via per nulla. L’esposizione migliore è quella per la quale il photoresist viene via dopo 30-60 secondi, ma anche le esposizioni lievemente più prolungate possono andare bene. Evitate comunque le esposizioni per cui il photoresist viene via quasi subito.

 

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