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Sviluppo della basetta impressionata

Auspicabilmente, a questo punto dovreste avere una basetta impressionata correttamente, pronta per lo sviluppo. Se è andato tutto bene dovreste riuscire già a scorgere il disegno delle piste del CS in un colore lievemente diverso dal resto (in realtà è l’esatto contrario, sono le zone scoperte che hanno cambiato colore).

Per produrre la soluzione di sviluppo dovete comprare della soda caustica (NaOH, idrossido di sodio), una sostanza che si trova comunemente nelle drogherie e nei negozi di casalinghi. Di solito la vendono a scaglie un tanto al Kg e non costa praticamente nulla.

Sul Manuale del perfetto sviluppatore di circuiti stampati ™ troverete scritto che la soluzione di sviluppo deve essere prodotta sciogliendo esattamente 7 grammi di NaOH per ogni litro d’acqua. In realtà potete essere molto più elastici: non pensate nemmeno di mettervi a pesare le scaglie che buttate nell’acqua! Indicativamente un cucchiaio di scaglie per 1.5-2 litri d’acqua dovrebbe andare; in ogni caso queste sono tutte incognite che scoprirete con la pratica, avvalendovi anche del metodo sperimentale riportato nel prossimo capitolo.

Il particolare davvero fondamentale è un altro: usate dell’acqua distillata. L’acqua potabile cittadina contiene sostanze (probabilmente il cloro) che inibiscono l’idrossido e ne rendono molto critico il dosaggio.

Quando avrete lasciato sciogliere completamente la soda nell’acqua e il tutto sarà diventato una soluzione limpida e omogenea, potete iniziare a sviluppare la basetta. Questa è una fase in cui la manualità gioca un ruolo fondamentale. Innanzi tutto non è necessario che eseguiate lo sviluppo al buio, è una fase talmente breve che potete farlo tranquillamente con la luce artificiale. Immergete la basetta sensibilizzata e muovetela continuamente con una molletta, una pinza o ciò che volete. Se tutto va bene, dopo 15-30 secondi il disegno comincerà ad essere visibile. Ricordatevi che a volte il processo inganna: il film fotosensibile tende a rimanere "in loco" anche se è già stato aggredito con successo dalla soda e dovrebbe dissolversi nella soluzione. Io durante lo sviluppo estraggo periodicamente la basetta, la sciacquo e la pulisco con una salvietta di carta per sincerarmi dei reali risultati: una piccola abrasione può aiutare il photoresist aggredito a venire via del tutto. Se non fate questa operazione vi può capitare di estrarre la basetta e vedere il disegno del master che scompare mentre la asciugate... Alla fine del processo sciacquate bene la basetta con acqua corrente.

Una nota: le soluzioni di soda caustica molto concentrate hanno l’interessante proprietà di sciogliere la carne umana. Le concentrazioni che usiamo noi sono talmente basse che in pratica mettere le mani dentro alla soluzione di sviluppo o dentro all’acqua saponata è più o meno la stessa cosa (io lo faccio normalmente); mi andava comunque di avvertirvi.

Basette a doppia faccia: è sufficiente soltanto un minimo di accortezza aggiuntiva. Non limitatevi a muovere la basetta nella soluzione di sviluppo, giratela anche: la faccia sottostante tende a corrodersi più velocemente.

 

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