Autostrade dell' Informazione
All'inizio degli anni '90, come abbiamo rilevato precedentemente, il numero di calcolatori collegati ad Internet ebbe una crescita
esponenziale tanto da interessare molti enti commerciali.
I vincoli iniziali vietavano l'utilizzo della rete per scopi differenti da quelli scientifici e molte compagnie interessate furono
spinte ad entrare in stretta correlazione con le università nell'ambito della ricerca per surclassare le limitazioni. Molte compagnie
commerciali crearono loro stesse delle dorsali di comunicazione da integrare ad Internet per i propri scopi e generarono un processo
evolutivo senza limitazioni verso la copertura capillare del pianeta.
Dopo una situazione simile le barriere vennero abbattute e si diede libero campo alle iniziative private e all'uso della rete per scopi
variegati. Le autostrade dell'informazione (Information Highways), così come venne definita Internet, erano un obiettivo fondamentale
nella campagna politica di Al Gore, un sogno che divenne realtà con il suo incarico a vice-presidente degli Stati Uniti durante
il governo Clinton.
Gli Stati Uniti erano consci del loro vantaggio tecnologico e dell'opportunità che detenevano nello sviluppo di queste strutture
globali. La posta in gioco era composta da ingenti capitali economici ma l'interesse di modellare a loro immagine e somiglianza l'intera
cultura moderna era l'elemento maggiormente perseguibile. Vennero fatte diverse scelte strategiche: finanziamenti statali per lo sviluppo
di strutture scolastiche/sanitarie e la liberalizzazione delle comunicazioni: i primi erano volti allo sviluppo di servizi basilari
e la seconda scelta diretta a fermare eventuali comportamenti di oligopolio.
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