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kill, halt, hdparm, history, hwclock


kill

Questo comando è utilizzato come ultima risorsa per distruggere un programma sospeso o che si desidera riavviare. Esistono diversi segnali/opzioni che si possono utilizzare con il comando kill per interrompere un programma. Nell'uso quotidiano può essere comune quanto segue:

$ kill -9 id_processo

Per visualizzare il codice identificativo di un processo è necessario utilizzare il comando ps.


halt

Questo comando è necessario per fermare il vostro computer. Una volta lanciato compierà diverse operazioni volte a interrompere i servizi attivi e disabilitare i dispositivi che compongono il file system.

# halt

Comando con funzionalità analoghe può essere shutdown.


hdparm

Il comando è molto utile per gestire e verificare le prestazioni dei dischi fissi ed è necessario essere l'utente root per poter eseguire determinate operazioni. Introduciamo il discorso mostrando basilari parametri relativi al vostro disco:

# hdparm -c /dev/hda
/dev/hda:
I/O support = 0 (default 16-bit)

Notiamo che il disco sono configurati a 16 bit senza DMA. Per ottenere una statistica digitiamo:

# hdparm -t /dev/hda
/dev/hda
Timing buffered disk reads: 64 MB in 17.58 seconds = 3.64 MB/sec

Ora provvediamo ad attivare il supporto 32 bit e il DMA:

# hdparm -c 1 -d 1 /dev/hda
/dev/hda
setting 32-bit I/O support flag to 1
setting using_dma to 1 (on)
I/O support = 1 (on)
using_dma = 1 (on)

Verifichiamo ora se c'è stato un incremento di prestazioni in seguito all'attivazione di questi parametri:

# hdparm -c /dev/hda
/dev/hda
Timing buffered disk reads: 64 MB in 11.77 seconds = 5.44 MB/sec

Dal confronto risulta un incremento di circa 2 MB/sec in aggiunta di trasferimento dati. Non male! Come ulteriore aggiungiamo l'opzione seguente:

# hdparm -k 1 /dev/hda
/dev/hda
setting keep_settings to 1 (on)
keepsettings = 1 (on)

A questo punto, se vogliamo giovare dell'aumento di prestazioni ogni qual volta si utilizzi il proprio computer possiamo aggiungere quanto segue al file "/etc/rc.d/rc.local", letto da init in fase di avvio del sistema:

#!/bin/sh
# aumento prestazioni del disco
hdparm -c 1 -d 1 -k 1 /dev/hda

A questo punto non ci rimane che salvare il file e riavviare. Per maggiori informazioni sul comando si consiglia di consultare la pagina manuale (man hdparm).


history

Come è stato citato in precedenza, la Bash offre la possibilità di memorizzare la sequenza di comandi utilizzati da un utente. Per visualizzare lo storico dei comandi basta digitare quanto segue:

$ history

Con maggiore utilità se l'output video viene rediretto al comando more o direttamente in un file di testo. Rispettivamente:

$ history | more
$ history > storico.txt


hwclock

Questo comando vi permette di gestire l'orologio hardware di sistema apportando modifiche a piacimento. Il primo utilizzo illustrato è quello ovvio:

# hwclock -show
Sat Jul 15 13:19:14 2000 -0,888683 seconds

Questa è l'ora presente nell'orologio di sistema. Per cambiarla è necessario aggiungere i seguenti parametri:

# hwclock -set -date=`7/15/2000 16:45:05`

Esistono due modalità di gestione dei dati: localtime, macchina locale, o utc (Universal Coordinated Time). Se non viene specificato la modalità è quella locale mentre per configurare l'impostazione nel secondo tipo è necessario indicarlo:

# hwclock -set -date=`7/15/2000 16:45:05` -utc

Gli orologi in un sistema GNU/Linux Esistono due principali tipi di orologi: l'orologio hardware e l'orologio di sistema. Il primo è indipendente da ogni programma di controllo e rimane attivo anche a computer spento. Spesso viene definito con diverse terminologie: rtc (Real Time Clock), BIOS clock, CMOS clock. L'orologio di sistema è il sistema di gestione presente in ogni kernel di ogni sistema operativo; al momento dell'avvio della macchina vengono consultati i dati dell'orologio hardware e l'orologio di sistema si configura rispettando i timezone indicati, le fasce del fuso orario. Nei sistemi Unix l'orologio di sistema ha come data iniziale l'ora 00:00:00 del 1 Gennaio 1970 UTC.

Nota di carattere generale Quando si parlava di millenium bug, il baco di fine millennio che doveva colpire i computer di tutto il mondo, si considerava una forma di inadeguatezza degli orologi hardware come degli orologi di sistema dei vari sistemi operativi che poteva creare problemi nello svolgimento delle normali attività esecutive.

 

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