scp, set, shutdown, slattach, slocate, source, split, ssh, su
scp
Secure copy, un programma utile per copiare file tra macchine in rete e giovare della protezione cifrata di ssh. La modalità
di utilizzo è la seguente:
$ scp iloveyou.tgz madrid@server.com:
copia il file locale "iloveyou.tgz " nella macchina "server.com " dove ho un account con
username "madrid". Per copiare effettivamente il file su quella macchina verrà richiesta la password di autenticazione
relativa.
set
Questo comando mostra le variabili di ambiente della vostra sessione:
$ set
Il comando set ha la medesima funzionalità del comando env .
shutdown
Questo comando prepara il sistema per essere spento fisicamente e permette opzioni anche per il riavvio. Presenta analogie con il comando
halt ma porta ulteriori opzioni relative al riavvio del computer. La forma tipica è la seguente:
# shutdown -r now
L'opzione "-r" sottointende reboot, riavvio; era possibile utilizzare anche l'opzione "-h" che sottointende a halt,
ferma. E' cosa gentile preavvisare gli eventuali utenti collegati al sistema e dare loro il tempo per concludere le operazioni in corso.
Digitando:
# shutdown -r +1 "Riavvio della macchina"
Lanciamo l'interruzione del sistema con 1 minuto di attesa e un messaggio di avviso per gli utenti collegati.
slattach
Questo comando provvede a creare un collegamento tra un'interfaccia di rete e una linea seriale in maniera molto semplice. La modalità
d'uso:
$ slattach -p cslip -s 38400 ttyS1
Nell'esempio si collega un'interfaccia di rete alla porta seriale "ttyS1", con la velocità di trasferimento di "38400"
e utilizzando il protocollo "cslip". Per maggiori informazioni consultare la guida in linea:
$ man slattach
slocate
Le modalità di funzionamento di questo comando sono simili a quelle di locate . Differenza che contraddistingue
i due comandi è una maggiore sicurezza per slocate nella rappresentazione della ricerca. Quest'ultima infatti mostrerà
unicamente i file accessibili (in termini di diritti) dagli utenti del sistema. La modalità di utilizzo è la seguente:
$ slocate nomefile
source
Il comando è parte dei comandi integrati all'interno della shell bash ed è particolarmente utile se si vuole modificare
un file di configurazione e ricaricarlo senza dover uscire dal sistema e loggarsi nuovamente. Un esempio chiarisce più di cento
parole:
# source ~/.bashrc
Immaginiamo la situazione: abbiamo apportato modifiche al file ~/.bashrc presente nella nostra HOME directory e relativo
alle configurazioni personali della nostra shell bash dei comandi. Per poter disporre subito dei cambiamenti fatti possiamo digitare
il comando come illustrato oppure uscire dal sistema ed entrare nuovamente.
split
Questo comando è utile quando si desidera dividere un file con dimensioni elevate in varie parti. Digitate:
$ split -b 1m moni.tif
In questo caso il file "moni.tif " verrà diviso in vari file della dimensione di 1 Mbyte i quali saranno
nominati con una sequenza di lettere per determinare l'ordine. Per riottenere il nostro file è necessario digitare:
$ cat xaa xab xac > moni.tif
Il file originale sarà ripristinato.
ssh
Utilizzare telnet per connessioni remote può compromettere la propria sicurezza trasferendo dati in chiaro.
A questo viene incontro il client ssh che instaura una connessione sicura tra due macchine in rete crittando la
trasmissione dei dati. La forma tipica di utilizzo è la seguente:
$ ssh -l nomeutente nomeserver
L'utilizzo del client prevede l'esistenza del demone sshd (lato server) attivo e configurato per accettare le connessioni
di questo tipo.
su
Questo comando serve per cambiare la propria modalità utente in una diversa o quella relativa all'utente root. Digitate:
$ su -
Password: *******
[root@dada /root]#
L'opzione "-" attiva la configurazione della shell dell'utente indicato. In ogni caso è richiesta la password tranne
per il passaggio da utente root a utente normale per ovvie ragioni.
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