La "Networking Release 1"
Le varie generazioni di Unix si susseguirono fino al 1989, anno di nascita della "Network Release 1", una versione di Unix
caratterizzata dalla totale libertà di utilizzo del codice sorgente, cosa che precedentemente era vincolata da una particolare
licenza AT&T.
Avvenne un cambiamento rilevante e le spinte motrici furono motivazioni di carattere economico (costi aggiuntivi) e la libera fruizione
di codice sorgente. La somma di denaro da versare ad AT&T per ottenere la licenza di accesso al codice sorgente non era particolarmente
rilevante ma coincise con l'accattivante soluzione proposta dall'Università di Berkeley.
In pochissimi mesi, un'esercito di programmatori sostituì ogni applicazione software che potesse essere ricondotta ad AT&T;
anche il kernel non fu da meno ma a causa di motivazioni tecniche e legali non fu possibile eliminare determinate porzioni di codice.
Ogni vincolo venne superato con la "Network Release 2" del 1991. Nell'anno successivo, Bill Jolitz annuncia la nascita di
386/BSD, versione di BSD Unix scritta per microprocessori Intel 80386, il trampolino di lancio per il NetBSD Group, una task force intenta
a migliorare le soluzioni per l'installazione/diffusione lato "utente". Il 1992 segna inoltre il passaggio di mano degli Unix
System Laboratories da AT&T a Novell, la quale compie a sua volta un passaggio nel 1995 in favore di SCO (Santa Cruz Operation).
Non si può negare la vita travagliata del sistema operativo ma nonostante questo ha affascinato e continua ad affascinare una
larghissima schiera di utenti e molto spesso stupire per caratteristiche che il futuro decreterà essenziali nel settore informatico
contemporaneo.
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